Abbiamo già dettagliatamente parlato di come organizzare la partecipazione ad una fiera vinicola affinché il ritorno dell’investimento sia garantito.
Se non l’hai ancora fatto ti consigliamo di andare a leggere l’articolo perché siamo sicuri troverai più di qualche spunto interessante, che non conoscevi o che troppo spesso tralasciavi.

Quello che vogliamo proporti qui è una case history tratta da una cantina di una certa dimensione e notorietà – Planeta – basata su una tecnica per aumentare i clienti in fiera e che riprende specificatamente il punto 5 dell’articolo sopramenzionato.

Cosa ha fatto Planeta al Vinitaly per aumentare il suo pubblico e i suoi clienti

La tecnica è molto semplice ma il suo successo è dato dal timing e dal mood con cui approcci al visitatore.
La tecnica o il modus operandi che dir si voglia non è nemmeno nuovo. Eppure è quasi sempre trascurato.

È questa la differenza di mindset che fa di un’azienda un’azienda vincente. Credere in ciò che si fa. Curare i dettagli. Uscire dalla proprio comfort zone e acquisire la giusta attitudine.

La tecnica consiste semplicemente nel rilasciare un gadget in cambio della registrazione alla mailing list o al database clienti.

È chiaro che il tasso di insuccesso è molto alto se la registrazione è la prima cosa che viene proposta in degustazione o allo stand, presi da fretta o ansia di prestazione.

Vediamo punto per punto cosa fa Planeta in fiera per acquisire nuovi lead

Per prima cosa garantisce un buon livello di degustazione, proponendo vari vini in mescita e guidando con cura il visitatore.

Al termine della degustazione, quando appunto il momento è più favorevole e la possibilità di successo più alta, offre la possibilità al visitatore di ricever un gadget. In questo caso si trattava di un semplice salvagoccia brandizzato Planeta.

A questo punto al visitatore viene fornito un tablet per la compilazione in due semplici passaggi del form di sottoscrizione, in cui è sufficiente inserire mail e accettare privacy.

Quindi al visitatore viene rilasciato il gadget. Al costo di qualche centesimo la cantina ha portato a casa un potenziale cliente con il quale, grazie ad un suo solo ordine, potrebbe ricoprire l’intero costo dell’azione di marketing.

Si potrebbe obiettare che Planeta non faccia vendita per e-commerce proprio, certo! Ma il valore di avere una mailing list così larga e strutturata è molto più ampio di un discorso limitato all’e-commerce.

  1. qualora volesse vendere tramite e-commerce proprio la cantina possederebbe già una banca data di potenziali clienti dal valore immenso.
  2. i contatti acquisiti possono essere utilizzati sulla piattaforma delle sponsorizzazioni Meta (Facebook e Instagram) per fare retargeting sugli utenti proponendo visite in cantina o acquisti su altri canali sfruttando la geolocalizzazione.
  3. il visitatore porta con se un neurogadget di valore associato alla cantina da usare quando apre i suoi vini e con cui reiterare il ricordo della cantina stessa.
  4. i contatti acquisiti possono essere girati nel rispetto dei consensi della privacy ai partner commerciali e ai distributori per ulteriori specifiche azioni di marketing e vendita.

Tutto questo al costo di un salvagoccia!

Se non hai già messo in pratica azioni del genere è perché ciò che fa la differenza non è il costo necessario per svolgere azioni di marketing come questa.

Il costo più alto da sostenere è con te stesso. Con la tua volontà di passare all’azione o subire la concorrenza.

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